Lewis Carroll è uno pseudonimo: l'autore si chiamava in realtà Charles Lutwidge Dodgson ed era professore di matematica presso il collegio universitario di Christ Church a Oxford. Dodgson iniziò ad abbozzare questo racconto il 4 luglio 1862, durante una gita in barca a remi sul Tamigi nei pressi di Oxford, in compagnia del reverendo Robinson Duckworth e delle figlie del preside di Christ Church: Alice Liddell, di dieci anni, e le sue due sorelle Edith e Lorina, rispettivamente di otto e tredici anni. Come si intuisce dai versi che aprono il libro, le tre bambine chiesero a Dodgson di raccontare una storia ed egli, in un primo momento con una certa riluttanza, iniziò quella che sarebbe diventata la prima versione di questo libro. Lungo tutto il racconto, che vide finalmente le stampe nel 1865, si celano parecchie allusioni ai cinque gitanti di quel giorno.
Questa edizione ripropone al lettore moderno la prima traduzione italiana del libro, edita nel 1872. Quella di Teodorico Pietrocòla Rossetti, che Carroll chiama "il mio amico italiano", è la quarta traduzione di Alice, realizzata dopo quelle in francese, tedesco e svedese.
Sono stati effettuati un certo numero di modifiche al testo, per renderlo più accessibile al lettore di oggi. In pratica lo scopo è stato quello di mantenere l'atmosfera ottocentesca della traduzione originale, rimuovendo però gli ostacoli alla lettura. --
Lewis Carroll is a pen-name: Charles Lutwidge Dodgson was the author's real name and he was lecturer in Mathematics in Christ Church, Oxford. Dodgson began the story on 4 July 1862, when he took a journey in a rowing boat on the river Thames in Oxford together with the Reverend Robinson Duckworth, with Alice Liddell (ten years of age) the daughter of the Dean of Christ Church, and with her two sisters, Lorina (thirteen years of age), and Edith (eight years of age). As is clear from the poem at the beginning of the book, the three girls asked Dodgson for a story and reluctantly at first he began to tell the first version of the story to them. There are many half-hidden references made to the five of them throughout the text of the book itself, which was published finally in 1865.
This edition presents the first translation into Italian of 1872 for the modern reader. The translation by Teodorico Pietrocòla Rossetti, whom Carroll describes as "my Italian friend", was the fourth translation of Alice, made after the French, German, and Swedish translations.
A fair number of changes have been made to the text, in order to make the book a bit more accessible to the modern reader. The intent, basically, was to retain the feel of the ninteenth-century translation while removing impediments to its enjoyment.