"Un ricordo" - scriveva Nietzsche- "è una ferita nel cervello". Forse è un'affermazione forte, ma
rende l'idea, almeno per alcuni dei nostri ricordi, quelli "indelebili", un aggettivo che torna spesso
nelle testimonianze ricevute.
Una "incisione" quindi, qualcosa che rimane.
Per fortuna conserviamo memoria delle cose belle che abbiamo vissuto, e per fortuna (o per una
forma di difesa) non abbiamo la capacità di conservare memoria proprio di tutto, con annesse le
emozioni che i ricordi stessi ci fanno risalire in superficie. Perché in fondo, e questo credo
intendesse Nietzsche, i ricordi... sono solo emozioni. L'intensità di queste determinano la
profondità dell'incisione stessa.