'L'8 e il 9 giugno sono in programma le elezioni dirette per il Parlamento Europeo, l'unico momento veramente democratico delle istituzioni dell'Unione, che vede la partecipazione di tutte le elettrici e tutti gli elettori delle nazioni dell'Unione Europea, chiamati ad esprimere i loro rappresentanti in quella sede, peraltro articolata nelle due città di Bruxelles e di Strasburgo. È noto che i poteri del Parlamento Europeo, pur essendosi sviluppati nel tempo, sono più limitati di quelli nazionali, risultando per esempio privi del potere di iniziativa legislativa. La prima riflessione da fare è quindi l'auspicio che la partecipazione sia elevata. Nel 2019 la partecipazione media al voto dell'Unione fu del 50,66%; quella dell'Italia in particolare appena più alta, 54,50%. Siamo al limite della metà degli elettori e sarà quindi importante sviluppare ogni iniziativa possibile per informare l'elettorato e suscitare l'interesse al voto. Le sfide cui si trova di fronte l'Europa sono molteplici e di grande portata come testimoniano i singoli interventi pubblicati in questo Quaderno. Sul piano della politica estera, non va dimenticato che l'anno 2024 è un anno denso di appuntamenti elettorali nel mondo, last but not least, quello di novembre negli Stati Uniti d'America. In questo quadro la situazione politica mondiale è non solo impegnativa, ma per molti versi drammatica...' (Valdo Spini, Direttore) Das Urheberrecht an bibliographischen und produktbeschreibenden Daten und an den bereitgestellten Bildern liegt bei Informazioni Editoriali, I.E. S.r.l., oder beim Herausgeber oder demjenigen, der die Genehmigung erteilt hat. Alle Rechte vorbehalten.