Biagio Conte aveva tutto per fare una bella vita. Soldi, carriera, lavoro con un padre imprenditore. E l'ha fatta fino a 26 anni quando rimase folgorato dalla povertà di tanti disoccupati, immigrati e "scarti" che circolavano per Palermo, la sua città. Decise di abbandonare tutto e di ritirarsi sulle montagne siciliane per ritrovare se stesso e dare un senso alla propria vocazione. Tra stenti, fame e freddo Biagio si sentì investito da una "forza" interiore che cambiò la sua esistenza. Dopo un pellegrinaggio ad Assisi tornò a Palermo e fondò la "Missione di Speranza e Carità" che ospita circa un migliaio di poveri, immigrati e senza fissa dimora. Le missioni fondate da Fratel Biagio oggi sono una decina. 'Il segno che lascia nel cuore di Palermo - ha affermato l'Arcivescovo Corrado Lorefice - è un dono grande ma anche un compito grande: la sua domanda continuerà a provocarci intimamente e collettivamente'. Das Urheberrecht an bibliographischen und produktbeschreibenden Daten und an den bereitgestellten Bildern liegt bei Informazioni Editoriali, I.E. S.r.l., oder beim Herausgeber oder demjenigen, der die Genehmigung erteilt hat. Alle Rechte vorbehalten.